Chiavari, centro città: un dedalo di stradi e vie talmente strette che talvolta è difficile muoversi persino in con una utilitaria. Quanto desiderereste di avere un appartamento “sopra tutti gli altri” così da poter vedere direttamente il mare senza ostacoli davanti? E se il limite più grande fosse la tecnologia costruttiva e non il piano regolatore?
Questa la situazione degli inquilini dell’ultimo piano di un condominio nel centro di Chiavari alla ricerca di un sistema costruttivo che permettesse loro di realizzare un sogno in tempi rapidi ma senza dover intervenire pesantemente sulle strutture esistenti.
Curiosi di sapere come hanno fatto?
Fortunatamente il legno ha fornito la soluzione a (quasi) tutti i problemi grazie alle sue doti di leggerezza tali da garantire la massima flessibilità in cantiere. La sopraelevazione al 5° piano di un edificio esistente realizzato in cemento armato negli anni ’60 non è semplice da gestire dal punto vista progettuale e pone anche problemi di tipo logistico non semplici da risolvere: come si possono trasportare e movimentare le pareti così in alto? Come si possono ridurre i tempi di chiusura della viabilità che in quella zona della città è particolarmente critica? Altra problematica assolutamente da non trascurare: è possibile evitare interventi di consolidamento sulla struttura sottostante?
Dopo numerose ed approfondite analisi si è optato per l’XLAM (altrimenti detto anche CLT nei paesi anglosassoni: Cross Laminated Timber).
La struttura di base di questa sopraelevazione è costituita dal solaio esistente in laterocemento su cui viene realizzato un nuovo cordolo in c.a. perimetrale dove appoggiano le pareti di bordo. Vista la mancanza, nel solaio esistente, di zone piene in corrispondenza delle pareti interne sono stati posati dei travetti in legno ortogonali alle pareti in modo tale da riuscire a fissarsi nelle fasce di c.a. pieno in corrispondenza dei travetti del solaio e migliorare la distribuzione dei carichi.
La sopraelevazione comprende tutta la sagoma dell’edifico esistente e si sviluppa su di un piano con copertura a quattro falde dotata di numerosi abbaini per permettere agli abitanti di godere della vista del mare e delle altre abitazioni da una posizione privilegiata. La struttura in elevazione è realizzata con pareti in pannelli xlam mentre la copertura è realizzata con travetti in legno di abete rosso di classe Gl24.
Dettagli delle connessioni: staffa a T a scomparsa e viti tutto filetto.
Travetti in legno ortogonali alle pareti
Ergodomus si è occupato dell’ingegnerizzazione partendo dal disegno architettonico rendendo possibile un’impresa data ormai per persa dai committenti e da numerose aziende del settore interpellate. Poiché tutti gli aspetti progettuali legati al legno sono stati svolti da un unico soggetto sono stati raggiunti risultati notevoli in termini di riduzione quantità di materiale, ottimizzazione fasi produttive in stabilimento e di montaggio in cantiere. I tempi di posa in opera e di conseguenza i costi si sono ridotti pur mantenendo inalterata l’estetica e la funzionalità dell’opera garantendo allo stesso tempo la sicurezza statica. Ergodomus si è infine occupato anche dello studio di tutti i dettagli costruttivi a livello esecutivo, del disegno costruttivo in 3d mediante apposito software (HSB), della programmazione delle macchine CNC, dei piani di pre-assemblaggio in stabilimento ed infine dei piani di montaggio in opera.
E voi, avete qualche sogno nel cassetto che non sapete come realizzare? Magari con il legno? Contattateci!
“dalla progettazione…”
“… alla posa in opera”
Operazioni di sollevamento