Ne parliamo con Silvano Zanella, progettista, imprenditore e presidente del Network CasaClima Vicenza-Bassano
Ogni anno la fiera Klimahouse di Bolzano offre a migliaia di progettisti ed operatori del settore delle costruzioni la possibilità di vedere e toccare con mano le novità del mercato e di incontrarsi per fare il punto della situazione. Quest’anno abbiamo avuto la fortuna di scambiare due chiacchiere con l’amico Silvano Zanella che ci ha fornito una sua visione del mercato anticipandoci poi le prossime mosse del Network CasaClima Vicenza-Bassano. Le parole d’ordine: Puntare al territorio per invertire la rotta… Riscoprire la qualità ed il far rete.
Hai mosso i primi passi nel mondo delle costruzioni diversi anni fa; che mondo era?
Ho iniziato a lavorare nel campo edile e immobiliare più di trent’anni fa; un altro mondo, guardandolo con gli occhi e la consapevolezza odierni. Qualche scossone al mercato ci fu anche a fine anni Ottanta, ma subito attenuato e assorbito, nulla di paragonabile a oggi. Poi un trend in costante crescita fino ai primi anni del Duemila, affiancato da un timido miglioramento in termini di qualità, tra cui i primi approcci al comfort acustico, richiesto a gran voce dai committenti. In quegli anni fece il suo ingresso, non senza dubbi e diffidenze, l’impianto di riscaldamento a pavimento, in abbinamento con le prime caldaie a condensazione (personalmente il primo impianto radiante lo sperimentai nel mio ufficio nel 1994).
L’esigenza di isolare le pareti e i tetti fu appannaggio di alcuni arditi costruttori, che intrapresero la giusta strada, anche se assai tortuosa e piena di diffidenza a causa dell’inesperienza e della mancanza di storicità nell’applicazione di nuovi materiali.
Perché, secondo te, si è arrestato quel trend di crescita?
Purtroppo si è trattato di una concomitanza di fattori che si collocano all’inizio di questo millennio: l’avvento della nuova moneta e la frenesia miope del mercato immobiliare delle nuove costruzioni, spesso guidato da una generazione di costruttori “improvvisati”, attratti da quel trend di crescita dei decenni precedenti.
Gli esiti furono disastrosi: progettazioni affrettate e approssimative, maestranze poco o nulla professionali, assenza di controlli e coordinamento esecutivi.
La parola d’ordine era “tirar su” edifici; l’importante non era “come” o la qualità offerta, ma il minor tempo impiegato, così da rassicurare l’istituto di credito che aveva erogato il mutuo. Alla lunga ciò ha contribuito a generare le sofferenze bancarie e la conseguente crisi del mondo del credito.
In sintesi, un processo edilizio totalmente fuori controllo, scarsa competenza e un mercato viziato.
Com’è nata l’idea di fondare un network, che, ricordiamolo, è un’associazione culturale?
Tutto parte dai primi corsi CasaClima seguiti a Bolzano, mosso dalla voglia di valutare nuovi modi e tecnologie tesi a un approccio realmente qualitativo del costruire.
In quell’occasione si è come aperta una finestra e ho iniziato a intravvedere che un modo diverso di fare le cose era possibile, un modo che appariva come il più logico, oserei dire l’unico.
E quando hai un’idea, quando ne vedi le potenzialità, vuoi condividerla, vuoi divulgarla e farla crescere, ma vuoi anche confrontarti.
Il territorio e l’economia locale chiedevano un cambiamento di rotta; la realizzazione e la progettazione di nuovi edifici dovevano, a parer mio, cambiare marcia per uscire da quel deleterio e affossante “si è sempre fatto così”. Gli esiti erano fin troppo noti: scarsa qualità costruttiva e la mancanza di soddisfazione dell’utente finale, che investiva non pochi soldi in un bene, rispetto al quale non aveva nemmeno cognizione di ciò che avrebbe dovuto pretendere!
Da questa consapevolezza a decidere di condividere tutto ciò con colleghi che avevano fatto lo stesso mio percorso il passo è stato breve. Nel 2010 partivano i primi contatti e studi di fattibilità; nel maggio del 2011 nasceva il Network CasaClima Vicenza-Bassano. Obiettivo: fare rete sul territorio per riportare cultura del costruire e provare a innescare meccanismi virtuosi tesi al rilancio del contesto economico locale.
Foto del direttivo con al centro Norbert Lantschner fondatore di CasaClima ed ora Presidente ed ideatore della fondazione ClimAbita
A proposito di cultura del costruire, siamo tutti reduci dalla recente visita a Klimahouse 2016. Un tuo parere?
Continua ad affermarsi come un riferimento importante nel panorama tecnico nazionale, dato a mio avviso confermato dalla grande affluenza registrata anche quest’anno. A parte ciò, devo dire che ho notato l’assenza di alcune aziende blasonate e la riduzione di superficie espositiva di altre; e questo fa pensare.
Un’altra riflessione deriva dall’aver riscontrato un crescente numero di aziende che sviluppano sistemi impiantistici, soprattutto macchine di trattamento aria, a dimostrazione di un “upgrade” progettuale ormai imprescindibile. Mi spiego meglio: i primi tempi del “boom” dell’edificio a basso consumo energetico tutti i nostri sforzi progettuali ed esecutivi si sono concentrati sul controllo delle perdite di calore per trasmissione e sulla tenuta all’aria. L’approccio igrometrico, partita fondamentale per il comfort e il corretto funzionamento dell’edificio, è rimasto un po’ in secondo piano. Con il passare del tempo e il maturare delle esperienze (errori inclusi), è diventato chiaro quale sia il suo peso nel garantire qualità abitativa e durabilità. In parallelo, acquisita la logica del “risparmio” energetico, si sta oggi affinando quello dell’”efficienza”, andando sempre più verso l’approccio integrato “edificio-impianto”.
Sono fermamente convinto che lavorando bene sull’involucro, e ormai ne siamo assolutamente in grado, la parte impiantistica, proprio in nome dell’efficienza, debba essere progettata con consapevolezza e “coscienza”. Noto invece, ahimè, ancora tecnici e committenti che danno libero sfogo alla “creatività”, scegliendo sistemi complessi e sofisticati, quasi più per status symbol che per ponderata necessità.
Tornando a parlare d’impegno attivo sul territorio, in cosa siete coinvolti in questo periodo? Quali progetti?
Senza voler sminuire l’attività formativa che come network portiamo costantemente avanti (e per questo rimando al nostro sito www.casaclimanetworkvicenza.it, sezione Corsi di formazione), questi primi mesi dell’anno ci vedono impegnati in un progetto importante con Fiera Vicenza per l’edizione 2016 di SpazioCasa (11/14 marzo e 18/20 marzo). Si parlerà, come di consueto, di buon costruire, di edifici a energia quasi zero (NZEB) e lo faremo con i professionisti, con le imprese e con i privati, definendo per ognuno un percorso dedicato. L’obiettivo è riconnettere domanda e offerta, supportate da rinnovate competenze, per ridare linfa e prospettiva al mercato edilizio.
In questa direzione va anche il weekend “del legno locale” (18-20 marzo), tema che so essere molto sentito anche dall’ing. Franco Piva e da tutto lo studio Ergodomus, autori del libro “Legno… Costruire… Abitare”.
Il taglio andrà oltre il mero aspetto tecnico-prestazionale, per dimostrare come oggi si possano avviare modelli economici a microscala, orientati a generare sviluppo locale sostenibile, correlati con il mondo dell’“abitare di qualità” e caratterizzati da processi di filiera corta. Si parlerà, infatti, di modelli di reti d’impresa e si presenterà la futura rete della filiera foresta-legno vicentina secondo il modello 12-to-Many (http://12tomany.net/). Per rendere ancora più tangibile il progetto, avremo, per due giorni, presente e attiva in fiera una segheria mobile che trasformerà il legno dei nostri boschi in piccoli oggetti per i visitatori!
talk show, sarà un dialogo tra noi e la platea: risposte semplici e veloci alle domande più frequenti che normalmente ci rivolgono o sentiamo dagli utenti.
Aperto a tutti il convegno del 19 marzo mattina, che introduce le esperienze delle reti già in essere della filiera foresta-legno secondo l’innovativo modello 12-to-many; prevista la presenza anche di qualche amministratore locale.
Altro aspetto positivo e che ci incoraggia, è il riscontro mostrato sia dall’Ordine degli Architetti di Vicenza, sia dal Collegio dei Periti, che hanno accordato ai nostri eventi diversi crediti formativi.
Per tutti i dettagli:
Ovviamente aspettiamo tutti i vostri lettori!
Grazie mille Silvano, noi non mancheremo. E voi? Mettete mano all’agenda e segnate le date!
Chi è Silvano Zanella:
Consegue il diploma di Geometra nel 1984, iniziando subito a lavorare nel mondo delle costruzioni con Habitat Casa, impresa di costruzioni immobiliari di cui nel 1990 diventa amministratore delegato e direttore generale.
Nel 2007 si avvicina al mondo CasaClima, iniziando un percorso formativo che lo porta a specializzarsi come consulente energetico e progettista CasaClima Gold (standard passivo).
Da allora matura esperienza diretta nella realizzazione di numerosi interventi (edifici plurifamiliari, monofamiliari e pubblici), certifcati CasaClima (classe B, A e Gold). Nel 2009 Casa Zilio a Bassano del Grappa, edificio in legno certificato CasaClima A+, di cui segue tutta la progettazione energetica, vince il Cubo d’Oro CasaClima Awards 2010 come miglior CasaClima dell’anno.
Fondatore e presidente dell’Associazione CasaClima Network Vicenza-Bassano, da anni partecipa come docente e relatore a diversi eventi formativi e convegnistici.
Silvano Zanella, Habitat Casa, Romano d’Ezzelino (VI), T. 0424 830388, ,