Alcuni giorni fa siamo andati a trovare Diego Savio e Paolo Marchetto nel loro laboratorio di Trissino (VI) e quando li abbiamo visti ci sono venuti in mente i ciclisti dopo un arrivo vittorioso in salita: molto felici ma allo stesso tempo esausti per la fatica. Stanchi perché hanno iniziato a pedalare per dare vita al loro progetto ormai oltre 3 anni fa ci racconta Diego.
Quando e perché nasce l’idea?
L’idea nasce qualche anno fa dopo aver visto alcuni edifici in legno che manifestavano problemi di marcescenza in zona “attacco a terra” ci dicono. Da lì la domanda: “E’ possibile trovare un modo per individuare e segnalare il problema prima che sia troppo tardi?”.
Di cosa si tratta?
La soluzione consiste in un “sistema di misurazione puntuale dell’umidità attraverso sensori con intelligenza distribuita in diverse zone dell’edificio scelte preventivamente da un tecnico”. Le misure vengono inviate ad una apposita centralina via cavo, onde radio o onde convogliate ed elaborate grazie ad un complesso algoritmo appositamente sviluppato e di cui non possono dirci nulla di più.
La centralina memorizza queste misurazioni, vigila sul corretto funzionamento dei vari sensori (fino a 16) e fa scattare un allarme sonoro quando le condizioni diventano critiche, ovvero il contenuto di umidità supera un certo valore (20%).
Il lavoro è stato molto complesso ed ha riguardato sia la parte software sia quella hardware per miniaturizzare tutti i circuiti così da poterli installare all’interno di normali scatolette elettriche. In questo modo la messa in opera è molto semplice e può essere fatta senza l’ausilio di strumenti particolari, sempre e comunque da personale con una seppur minima formazione specifica.
La strumentazione va vista come un qualcosa che misura la variazione di umidità e non tanto il suo valore assoluto, ci tiene a sottolineare Diego: ad un tecnico interessa capire se ci sono cambiamenti in atto tali da compromettere la durata dell’edificio. Grazie a questo principio il sistema è stato utilizzato con successo anche per monitorare le fasi di asciugatura di edifici ammalorati prima di ripristinare le parti non strutturali rimosse.
Dove si può applicare?
Il sistema può essere facilmente utilizzato per monitorare lo stato di salute degli edifici ma non solo. E’ infatti possibile installarlo su qualunque elemento portante in legno incluse naturalmente travi e pilastri in lamellare o massiccio grazie alla possibilità di variare facilmente la lunghezza delle speciali sonde messe a punto e testate in laboratorio. Non solo pareti in CLT o a telaio quindi.
E’ affidabile?
Una delle parti più complicate è stata la taratura del sistema per ottenere valori esatti in linea con altri strumenti professionali presenti sul mercato ci dice Paolo. Noi di Ergodomus abbiamo avuto la fortuna di ricevere una versione quasi finale per condurre alcuni esperimenti e siamo rimasti affascinati. Nei prossimi mesi pubblicheremo alcuni risultati molto interessanti delle ricerche che stiamo conducendo.
Quanto costa?
L’obiettivo è da sempre stato quello di contenere al massimo i costi, così da non incidere eccessivamente sui costi complessivi di una abitazione. Il costo è di molto inferiore a quello di un intervento riparatore in caso di problemi ci dicono Diego e Paolo. Per avere un’offerta potete usare i contatti qui sotto.
Condividiamo molto volentieri infine il loro motto assolutamente in linea con la filosofia progettuale che da sempre caratterizza Ergodomus:
“La durabilità del legno non può essere un’opzione, deve essere una certezza”
392 13 48 956 info [at] woodcontrol.eu www.woodcontrol.eu