Il telaio è una delle tipologie costruttive più antiche ed utilizzate in tutto il mondo. È costituito da montanti verticali posti a distanza ravvicinata tra loro e chiusi in alto e in basso da due elementi in legno. I montanti svolgono la funzione statica di assorbire i carichi verticali provenienti dalla copertura e dai solai di piano.
La struttura composta da questi soli elementi sarebbe però labile ovvero non stabile e viene quindi creato un sistema di controventamento costituito da pannelli su una o su entrambe le facce. Lo spazio vuoto tra montante e montante è riempito con materiale isolante in pannelli o insufflato per aumentare il potere isolante.
Pannelli e montanti sono collegati tra loro mediante connettori a gambo cilindrico come chiodi, cambrette e bulloni. Gli elementi di parete, solaio e copertura realizzati in questa maniera vengono prodotti in stabilimento a differenti livelli di prefabbricazione e montati in cantiere.
L’interasse dei montanti viene normalmente ottimizzato in maniera tale da ridurre lo sfrido dei pannelli di tamponamento e chiusura e localmente possono essere fatti dei rinforzi per aumentare la resistenza in caso di carichi concentrati.
Le aperture possono essere previste ovunque sull’elemento di parete, tuttavia se un’apertura non è allineata con i montanti deve essere creata una struttura ausiliaria interna.
Dal punto di vista fisico tecnico la tenuta all’aria deve essere realizzata per mezzo dei pannelli di controventamento (spesso OSB) o di membrane. Il calcolo della trasmittanza deve tenere in considerazione la presenza dei montanti che creano ponti termici locali trasformando la struttura da “omogenea” a “disomogenea”. Le modalità di calcolo sono descritte nella UNI EN ISO 6946:2008 .